Le emozioni primarie( gioia, tristezza, rabbia, paura, disgusto e sorpresa) sono presenti in tutti i mammiferi, ma l’uomo, in particolare, le può esprimere con tutta una vasta gamma di gesti, suoni, movimenti dimostrando la sua grande ricchezza espressiva. Se però, per magia, ci trasformassimo tutti in piccoli omini Lego cosa cambierebbe nella nostra possibilità espressiva? E se per esprimerci dovessimo seguire i comandi del linguaggio di programmazione che ci accadrebbe?
Durante il laboratorio, gli studenti vengono “trasformati” in omini Lego. Utilizzando comandi di programmazione, i ragazzi seguono e impartiscono istruzioni specifiche per esprimere emozioni e gesti attraverso i loro movimenti e le loro azioni.
In un presente che ci chiede costantemente di dialogare con la tecnologia proviamo con leggerezza e giocosità a trovare un modo alternativo per riflettere sulle similitudini e diversità dei linguaggi e sul modo in cui si possono manifestare le emozioni, usando il gioco teatrale come mediatore ed il gruppo classe come un singolare e variegato mix di “pezzi lego”.
Si tratta di un laboratorio in cui ogni “pezzo” è chiamato ad essere singolo e parte, artefice e cooperante, in un percorso che valorizza il singolo ma anche la sinergia, che chiede di esprimere significati ma anche di negoziarli con gli altri, che invita a dare comandi ma anche a seguire quelli proposti da altri, per raggiungere un equilibrio armonico che può fare riflettere ma che senza dubbio emoziona.